Correva l'anno 2004, avevo 21 anni ed ero al mio secondo e tanto sospirato Intrerrail: destinazione Spagna del sud! Se ci ripenso sento ancora i brividi per l'emozione della partenza! Io e le mie amiche avevamo progettato minuziosamente quel viaggio, studiandoci ogni tappa nei minimi dettagli ed attrezzandoci con mega zaini, carrellini e sacchi a pelo per le emergenze :). Non vedevo l'ora di partire e di vivermi la Spagna sotto ogni punto di vista! Mi sentivo grande ed indipendente e l'idea di partire all'avventura, senza sapere quello che avrei visto o conosciuto, senza sapere se me la sarei cavata col budget è una sensazione che mi è rimasta dentro, che merita di essere provata almeno una volta nella vita ... ti forma, ti completa, in qualche modo ti fa crescere!
Ricordo che la prima tappa è stata la costa Brava per fare qualche giorno di mare a Platja D'Arò e la seconda, chiaramente, non poteva essere che Barcellona, dove abbiamo affittato un mini appartamento piano attico davvero delizioso, con vista mozzafiato sulla città (ovviamente verso la fine della vacanza siamo finite nelle peggiori bettole e ci siamo nutrite a pane e banane perchè avevamo finito i quattrini, ma questa è un altra divertente storia!).
A Barcellona abbiamo preso contatti con un amico di un amico di Laura, un tal Lorenzo dai capelli rossi (non sapevamo altro), che viveva lì da un pò. Ci siamo dati appuntamento al barrio gotico e lui, gentilissimo, ci ha portato in un caffè letterario per bere qualcosa. Il posto era stupendo, piuttosto vintage ed aveva un qualcosa di magico nell'aria ... fra cui il profumo di una "tarta de Santiago" appena sfornata. :-) . E' stato in quell'occasione che l'ho assaggiata per la prima volta e da allora ne ho sempre conservato il ricordo ... come del resto accade sempre con le cose che fanno breccia nelle mie papille!
L'ho rimangiata l'anno seguente, quando dopo il mese e mezzo in Spagna del sud ho deciso di visitare il nord e di fare tappa proprio a Santiago de Compostela, la città dei pellegrini. Inutile dirvi quanto buona fosse, altrimenti non sarei qui a scrivere con tanto amore di questa torta tipica della regione Galizia!
La versione della "tarta de Santiago" che vi propongo è quella di una blogger spagnola che io adoro, Roser, che sul suo blog "sa cuina de na roser" ha pubblicato tante di quelle delizie da far girare la testa! Le uniche varianti che ho posto sono l'aroma di mandorla, per esaltare ulteriormente il gusto delle mandorle crude e la preparazione classica, senza Bimby. Buen provecho! :-)
INGREDIENTI
- 250 g di mandorle tritate
- 50g di farina
- 3 uova più 4 tuorli
- 2 cucchiai di burro
- 200 di zucchero
- la pelle di un limone grattugiata
- 2 cucchiaini di lievito in polvere
- 2 fiale di aroma di mandorla
- 1 pizzico di sale
PREPARAZIONE
Tritare bene le mandorle col mixer. Metterle in una terrina con lo zucchero e miscelare il tutto. Aggiungere poi il resto degli ingredienti uno alla volta, sempre mescolando, e mettendo i cucchiaini di lievito per ultimi. A questo punto imburrare e infarinare leggermente una tortiera a cerniera e versarvi il composto. Cuocere la tarta de Santiago per 25 minuti circa a 180°, sfornarla ed aspettare che si raffreddi prima di toglierla dalla tortiera. Decorare in modo tradizionale con zucchero a velo ed uno stencil con la classica croce di Santiago.
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